E' sempre la stessa storia, che si ripete. "Appartengo più all'una o all'altra categoria?"
Negli anni, fin da piccolissima, ero solita appiccicarmi addosso etichette del tipo "io sono più una da vaniglia, non tanto da cioccolato"... se proprio devo sceglierlo ecco, fondente! Ovvio, quello al latte brrr che orrore! E lo chiamano pure cioccolatooo?... Oppure cose del tipo "preferisco le cotture chiare, non quelle troppo colorite"; il panino da mettere in cartella per l'intervallo a scuola? "Prosciutto cotto per me, salame per la mia compagna di banco", e poi ancora patatine Rodeo piuttosto che Fonzie's, (le vendono ancora no?!) E avanti... Coca Cola vinceva sempre versus Sprite, mentre le tasche erano piene di chewingums Brooklin bianchi (assolutamente bianchi) mica di quelli verdi!?! (no quelli verdi proprio mai!) etc etc etc...
In tutto questo mondo fatto di bianco o di nero, di scelte e di schieramenti ormai consolidati, diventati una certezza nella mia vita, ce n'è sempre stata una, (di scelta intendo) che non son mai riuscita a prendere: pizza rossa o focaccia?? Boh! Io le adoro entrambe... e poi perchè devo sempre scegliere? A volte si può stare pure da entrambe le parti, non far torti a nessuno;-) e se poi proprio vogliamo dirla tutta focaccia e pizza - pizza e focaccia stanno insieme dalla stessa parte: cibo salato!
Altra scelta: "dolci o salati"? Qui non se ne viene più fuori... Voi a quale categoria appartenete?
De Gustibus non disputandum est!
Olè!
FOCACCIA AL FARRO
INGREDIENTI:
- 500 gr. di farina di farro
- 250 gr. di farina Manitoba
- 450 gr. di acqua
- 15 gr. di sale fino
- 10 gr. di lievito di birra fresco
- 40 gr. di olio EVO
- 1 cucchiaino di malto d'orzo
- 60 gr. di acqua
- 20 gr. di olio EVO
- 5 gr. di sale grosso
- rosmarino q.b.
PREPARAZIONE:
Nella planetaria (con la foglia) sciogliete il lievito e il malto d'orzo con l'acqua a temperatura ambiente, aggiungete la farina Manitoba e impastate finché il tutto diventi una "crema". A questo punto unite il sale e quasi tutta la farina di farro.
Fate incordare l'impasto, togliete la foglia, montate il gancio e unite poco per volta l'olio EVO. Impastate per 5-10 minuti unendo il resto della farina di farro. Quando l'impasto risulterà liscio e si staccherà dalla ciotola, rovesciatelo in un recipiente leggermente unto di olio EVO, copritelo con della pellicola e fatelo lievitare per 1 ora.
Dopodiché rovesciate l'impasto sulla spianatoia infarinata, allargatelo aiutandovi con un mattarello e con le mani, formate un rettangolo e sistematelo su una teglia unta con olio (io ne ho utilizzata una da 32x37 cm.). Trasferite la teglia in forno spento con la luce accesa e fate lievitare per 1 ora.
Trascorso il tempo, formate con le dita delle fossette su tutta la superficie.
Emulsionate gli ingredienti della salamoia tranne il sale grosso (io preferisco cospargerlo sopra, ma se voi preferite unite anch'esso), versatelo sull'impasto, spolverate con il rosmarino tritato e fate lievitare nuovamente per 1 ora, 1 ora e 30 minuti.
Nel frattempo accendete il forno a 240° e infornate nella parte bassa per circa 15-18 minuti.