domenica 23 dicembre 2012

Bavarese al panettone

Come accade in tutte le case del mondo, anche a casa mia è scattata la frenesia dei preparativi del Natale e tra decorazioni e acquisti, ricerca di idee per il cenone della Vigilia -sacrosanto nella mia famiglia da sempre- e preparazione delle portate... insomma c'è da diventare matti!
Ovviamente questa per me è una frenesia piacevole, una delle poche che posso dire di attendere tutto l'anno, probabilmente anche per via del mio amore per il cibo e per il gusto di stare in cucina. Questa poi è soprattutto l'occasione giusta per provare ad inventare un dolce particolare, diverso da quelli che di solito preparo durante l'anno e lo spunto mi arriva sempre da riviste, libri o due chiacchiere. Ed io di chiacchiere ne faccio eh?
Come vedete ho utilizzato il simbolo della pasticceria natalizia italiana, il Panettone...
Questa volta però non per "riciclare" un avanzo delle feste, ma per il piacere di apprezzarlo sotto altre vesti. In effetti l'ho acquistato appositamente per questa ricetta ma ve lo propongo anche per i giorni successivi al Natale, per chi avesse diversi Panettoni da "smaltire"!!! 
E chi non ne ha sotto l'albero ogni anno???! 

Un sereno Natale a tutti Voi che passate di qui! 

Auguri


BAVARESE AL PANETTONE

INGREDIENTI per 8-10 persone:
Bavarese:
  • 500 ml. di latte
  • 300 ml. di panna
  • 6 tuorli
  • 100 gr. di zucchero di canna
  • 150 gr. di panettone
  • 3 gr. di agar agar (o 4 fogli di gelatina)
  • 3-4-fette di panettone (½ cm. di spessore)
  • 50 gr. di cioccolato fondente al 70%
Gelatina al caffè:
  • 350 ml. di caffè
  • 30 gr. di zucchero di canna
  • 15 ml. di liquore all'ameretto
  • 2 gr. di agar agar (o 2 fogli di gelatina)
Bagna all'amaretto:
  • 40 gr. di liquore all'ameretto
  • 40 gr di acqua
  • 20 gr. di zucchero di canna
PREPARAZIONE:
Bagna all'amaretto
Scaldate l'acqua e lo zucchero finchè si sarà sciolto, fate raffreddare lo sciroppo e unitevi il liquore all'amaretto.
Bavarese
Portate ad ebollizione il latte con l'agar agar
in un tegame, fatelo sciogliere bene e spegnete il fuoco. Sbattete con una frusta i tuorli con lo zucchero, unite il latte e rimettete tutto nel tegame e poi sul fuoco; cuocete fino a quando la crema velerà il cucchiaio (83°). A quel punto toglietela dal fuoco, incorporate il panettone, frullatela molto bene e fatela raffreddare. Montate quindi la panna ed incorporatela delicatamente.
Adagiate sul fondo di uno stampo quadrato (io ne ho usato uno da 18x18 cm.) le fette di panettone ed inumidite bene con la bagna all'amaretto; fate uno strato di circa un centimetro e mezzo con la mousse di panettone e ponete in congelatore per mezz'ora.
Gelatina al caffè
Versate in un pentolino il caffè, lo zucchero, il liquore all'amaretto e l'agar agar; portate a ebollizione e fate raffreddare a temperatura ambiente. 
Riprendete lo stampo dal congelatore, versate sulla superficie mezzo centimetro di gelatina al caffè e rimettete nel congelatore per un'altra mezz'ora.
Trascorso il tempo, unite nello stampo il resto della bavarese al panettone e riponete nuovamente in frezeer.
Composizione del piatto
Estraete lo stampo dal congelatore, sformate la bavarese, fatela scongelare non completamente e con un coltello affilato formate dei parallelepipedi della misura di 10x3 centimetri. Non appena saranno completamente scongelati, sistemate le porzioni di bavarese sui piatti decorando con scaglie di cioccolato fondente, frutti di bosco e frutti tropicali.

BUON NATALE


mercoledì 5 dicembre 2012

Tartufi al cioccolato e pepe di Sichuan

Tartufi al cioccolato e pepe di Sichuan

"Il cibo degli Dei? Cioccolato ovviamente;-)
" E se poi non fosse proprio così mi devono convincere su quale lo sia... più paradisiaco, sublime, appagante... beh davvero difficile competere eh? Comunque sia, per me resta l'ottava meraviglia di questa terra e probabilmente la pensano così anche in Paradiso... 
Stufa dei soliti cioccolatini ho pensato di preparare, in vista dei prossimi giorni di festa, questi tartufini che ho reso più stravaganti con l'aggiunta di un pochetto di pepe di Sichuan e di caffè solubile... avrebbe dovuto essere una prova e tale è stata ma il loro sapore mi ha talmente soddisfatta che penso diventerà la mia ricetta definitiva.
Se vi andasse di provare a ripeterli, vi garantisco che l'impegno sarà minimo... senza considerare poi il risultato che ne avrete: davvero spettacolare! 

n.b. dimenticavo! Attenzione: danno assuefazione. 


TARTUFI AL CIOCCOLATO E PEPE DI SICHUAN

INGREDIENTI:
  • 200 gr. di cioccolato fondente al 70%
  • 150 ml. di panna liquida
  • 25 gr. di burro
  • 1 cucchiaino di caffé solubile
  • 1 cucchiaino raso di pepe di Sichuan
  • cacao in polvere q.b.
PREPARAZIONE:
Tritate il cioccolato a pezzettini, sistematelo in una ciotola e tenete da parte.
Scaldate la panna insieme al burro e nel momento in cui arriva ad ebollizione, spegnete, aggiungete il caffé, il pepe di Sichuan e mescolate. A questo punto versate la panna ancora bollente sul cioccolato e lasciate riposare per 5 minuti. Mescolate bene il composto fino ad ottenere una ganache liscia ed omogenea. Mettetela in frigorifero per 2-3 ore fino a quando si sarà rappresa.
Trascorso tale periodo, riprendete la ganache, prelevate un po' di impasto e formate delle palline con le mani della grandezza di una piccola noce; passatele quindi nel cacao in polvere e rimettete al fresco in frigorifero fino al momento di servire.

venerdì 9 novembre 2012

Muffins salati alla zucca

Muffin alla zucca

"Adesso si chiamano Muffins!"
Vi ricordate i famosi timballi della nonna, profumatissimi, fatti con le uova, la farina, il Parmigiano, gli avanzi di verdure lessate e un pizzico di lievito per renderli così soffici?
Come potrei, io! Li adoravo e non mi annoiavano mai, preparati ogni volta in modo differente. Solo non capivo quanto avrei dovuto mangiarne per non sentirmi male: una fetta, due?
Oggi, così pare a me, ce le siamo un po' dimenticate... è di moda consumare tutto in miniporzioni: carine, ordinate e facili da consumare fuori casa; un concentrato di virtù salutari in pochi bocconi, niente di più pratico (se escludiamo il trancio di pizza, of course!).
I muffins salati sono geniali, rustici o raffinati che siano, il lusso che mi concedo quando pranzo fuori casa o per una sana merenda.

Muffin alla zucca

MUFFINS SALATI ALLA ZUCCA

INGREDIENTI per 10 muffins:

    •    200 gr. di zucca Mantovana già pulita
    •    100 gr. di farina integrale
    •    30 gr. di olio evo
    •    10 gr. lievito cremor tartaro
    •    1 uovo bio cod. 0
    •    80 ml. di latte
    •    10-15 olive taggiasche   

    •    1 cucchiaino di scalogno o cipolla tritata
   
    •    semi di zucca q.b.
    •    sale e foglioline di timo q.b.


PREPARAZIONE:
Lavate e tagliate a cubetti la zucca, cuocetela al vapore  per una decina di minuti e riducetela in purè con una forchetta. Scaldate una padella con un filo di olio EVO e lo scalogno, fatelo sudare e unite la polpa di zucca, salate e fate asciugare per un paio di minuti. In una terrina versate la farina, il lievito, le foglioline di timo e le olive tritate grossolanamente. In un altro recipiente amalgamate l'uovo con il latte, l'olio evo e il sale. Unite quindi gli ingredienti secchi a quelli liquidi ottenendo una pastella alla quale aggiungerete infine la polpa della zucca. Mescolate bene il tutto fino ad ottenere una crema liscia e sufficientemente densa da essere presa con un cucchiaio.
Ritagliate dei rettangoli di carta forno di circa 10 x 10 centimetri e rivestite degli stampini per muffins (oppure utilizzate gli appositi pirottini di carta). Trasferite il composto negli stampini, sistemate in cima qualche seme di zucca e cuocete in forno a 180° per circa 30 minuti.

lunedì 5 novembre 2012

Fusilli con pesto di pomodori secchi

Fusilli con pesto di pomodori secchi
Da pochi giorni si è concluso il più ghiotto e affascinante appuntamento per gli amanti del cibo/culto, chicche delle più ricercate, (roba da urlo insomma;-)) che, "ma tu guarda un po'??" si è svolto giusto a pochi Km da casa mia... naturalmente mi riferisco al Salone del Gusto di Turin, nè!
Una vetrina di specialità tipiche -per i due o tre che non sapessero ancora di che sto parlando- provenienti dalla nostra bella Italia, il meglio del meglio, organizzato in vari stand regionali con tanto di produttori locali e compagnia bella pronti a spiegarti il metodo perfetto di produzione, o coltivazione, i tempi giusti di maturazione o stagionatura, a seconda dei casi... persone con gli occhi che brillano nel mostrare il risultato del loro lavoro, con il sorriso genuino e con l'assaggino messo lì a conquistarti... come dire: "se non mi acquisti adesso non sai quel che ti perdi!!" E secondo Voi potevo io perdermi tale occasione? Non ho saputo dir di no a stand di formaggi, oli, agrumi, farine, nocciole, mandorle, creme di pistacchio, cioccolato, lenticchie e molto altro ancora... diciamo che è stato un po' come entrare in una gioielleria, ma fa lo stesso, stiamo parlando del top!
Il meglio del meglio l'ho "pescato" in uno dei molti stand siciliani, e proprio grazie a questi prodottini meravigliosi Vi propongo quest'oggi un'idea per condire un ottimo primo piatto.
Direi che ne è valsa la pena, considerando che non capita tutti i giorni poter gustare prodotti di qualità eccellente di altre regioni a due passi da casa propria;-)

Fusilli con pesto di pomodori secchi

FUSILLI CON PESTO DI POMODORI SECCHI

INGREDIENTI per 4 persone:
PREPARAZIONE:
Riempite una pentola di acqua e portatela ad ebollizione, salatela e cuocete i fusilli al dente.
Mettete il pesto di pomodori secchi in una terrina, unite un mestolo di acqua di cottura della pasta e mescolate.
Scolate la pasta, versatela nella terrina con il pesto di pomodori secchi e amalgamate bene il tutto. Servite i fusilli completandoli con una generosa grattata di ricotta salata.


venerdì 19 ottobre 2012

Semifreddo alle noci con fichi caramellati

Semifreddo alle noci con fichi caramellati

Ci sono alimenti che più di altri mi danno energia e mi mettono di buonumore. In cima alla lista sicuramente compaiono i fichi che adooooooooro e le noci altrettaaaaaaanto;-)
Ebbene... quando (poche volte direi) avanza qualcosetta per casa di entrambi... -giusto per caso eh...- quando vedo che se ne stanno lì castigati in una ciotola di fortuna in attesa che la sottoscritta passi da quelle parti, penso "oggi proprio devo, sì devo studiarmi qualcosa prima che finiscano dinuovo" anche perchè, poi, dove li vado a pescare altri fichi? Se aspetto ancora un po' si fa inverno... e già mi ritengo fortunata per averne trovato una manciata in ottobre... ah vita dura per noi buongustai! Per non parlare del fatto che "chi c'ha pazienza di aspettare un altro anno?".
Alla fine mi son presa una mezz'oretta ed ho ottenuto questo: un semifreddo, perchè no?

Semifreddo alle noci con fichi caramellati

SEMIFREDDO ALLE NOCI CON FICHI CARAMELLATI

INGREDIENTI per 8 porzioni:
  • 4 tuorli
  • 2 albumi
  • 50 gr. di zucchero di canna
  • 40 gr. di cioccolato fondente al 70%
  • 20 ml. di rum
  • 50 ml. di acqua
  • 250 gr. di panna da montare
Per il croccante alle noci:
  • 100 gr. di noci sgusciate
  • 100 gr. di zucchero di canna
  • 10 ml di acqua
Per i fichi caramellati:
  • 6 fichi (non troppo maturi)
  • 50 gr. di zucchero di canna
  • 10 ml di acqua
PREPARAZIONE:
Croccante alle noci: ponete in un tegame lo zucchero di canna e l'acqua, fate caramellare a fuoco dolce e poi unite le noci. Cuocete ancora un minuto amalgamando bene tutto e stendetelo con una spatola su un foglio di carta forno; fate raffreddare.
Semifreddo: sbattete con una frusta i tuorli con lo zucchero, l'acqua e il rum in una casseruola, mettete sul fuoco e raggiungete la temperatura di 85°; fate raffreddare il composto in una planetaria utilizzando la frusta.
In un cutter, riducete in granella fine il croccante di noci. Montate la panna “lucida” (cioè poco montata e quindi non fermissima), montate anche gli albumi e tritate grossolanamente con un coltello il cioccolato. A questo punto unite alla montata di uova la granella di noci, il cioccolato tritato, la panna montata ed infine gli albumi. Versate il semifreddo nelle formine e fate indurire nel congelatore per almeno 4 ore.
Poco prima di servire il  semifreddo ponete in un tegame lo zucchero di canna e l'acqua; fate sciogliere a fuoco dolce finchè non caramella, poi unite i fichi tagliati a spicchi,  girateli su ogni lato per un paio di minuti al massimo e serviteli accanto al semifreddo.

venerdì 28 settembre 2012

Pesto di pomodori secchi

Pesto di pomodori secchi

Se dovessi trovare un ingrediente (o alimento che dir si voglia) che rappresenti tutta la nostra italianità, che racchiuda quindi sole profumo bellezza... sicuramente non avrei dubbi e opterei per il pomodoro. 
Patria di sughi e salse rosso fuoco, l'Italia è conosciuta nel mondo intero (culinario e non) per la sua meravigliosa Pasta al Pomodoro o meglio "La pastasciutta" -così si chiama a casa mia, da sempre- quella che nessun turista di passaggio qui da noi dimenticherà mai più e che personalmente considero da sempre nostro patrimonio inestimabile.
Senza pomodoro non esisterebbe la pizza, la lasagna, gli gnocchi... qui l'elenco diventerebbe interminabile quindi mi stoppo (mi rifersisco alle versioni tradizionali naturalmente!).
Pomodoro in tutte le salse quindi...
Da buona amante di pomodori essiccati (e qui vengon fuori le mie "vere radici" un po' più a sud di Torino) mi ritrovo ad utilizzarli spesso in cucina in varie preparazioni. 
Il più delle volte ne faccio un pesto che amo spalmare su crostini o pane e quando invece sono di corsa, ci condisco volentieri due linguine;-)
Solo il colore mette appetito, non c'è limite all'utilizzo di questo geniale miracolo della natura!


PESTO DI POMODORI SECCHI

INGREDIENTI:
  • 100 gr. di pomodori secchi
  • 20 gr. di mandorle
  • 80 ml. di olio EVO
  • 1 cucchiaino di olio all'aglio
  • 1 cucchiaino di origano
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:
Mettete in ammollo i pomodori secchi in acqua tiepida per 15 minuti per farli rinvenire; appena saranno teneri scolateli, sciacquateli e asciugateli con un canovaccio.

Tostate le mandorle in una padella antiaderente per 3-4 minuti.
Inserite nel bicchiere del cutter i pomodori ammollati, le mandorle tostate, l'origano, l'olio all'aglio e l'olio EVO. Tritate per circa un minuto e, se necessario, aggiungete un po' di olio; infine se occorre regolate di sale.
Riempite con il pesto di pomodori secchi un barattolo di vetro e copritelo di olio. Si conserva in frigorifero per 2-3-settimane.


mercoledì 12 settembre 2012

Insalata tropicale

Insalata tropicale
Sono una di quelle che se legge sul menu di un ristorante "Insalata Tropicale" non ci mette su molto a decidere che prendere: Salva!! Uhmm, per una volta faccio un'ottima figura, appaio una donna decisa e sicura di sè, cioè che sa cosa vuole ecco, senza troppi indugi. Dunque... vediamo... capita solo in questo isolato e preciso caso - dico isolato perchè non è troppo frequente avere tanta fortuna dalle mie parti :-( Qui dove vivo è terra di salumi, carni, formaggi, tartufi... si contempla tutt'altro genere di cibo ed il mare... quello ce lo sognamo col binocolo;-) I Tropici? Cosa sono???
Non vi racconto quindi di quando (praticamente sempre) devo decidere cosa scegliere tra le varie portate come alternativa;-) non trovo pace, scorro nevroticamente il menu buttando un occhio al cameriere che mi alita sul collo con un sorriso stampato "a scadenza" - nel senso che se non ti muovi con la scelta del piatto in 45 secondi, improvvisamente svanisce - e mio marito che deglutisce paziente pensando "Che Dio ce la mandi buona!" e non debba infarcire qualche conversazione di circostanza con Lui in modo da darmi il tempo necessario a scegliere.
Però, grazie al cielo, a volte accade che qualche genio dei fornelli (amante dei piatti di tendenza, alternativi, massì, chiamiamoli pure così) decida di proporre "il mio piatto di salvataggio" tra le Insalate, ma guarda un po'...

Insalata tropicale

 INSALATA TROPICALE

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 16 gamberi
  • 1 avocado
  • 1 ananas piccola
  • 1 papaia
  • 30 ml. di olio EVO
  • ½ lime
  • un ciuffo di erba cipollina
  • pepe di Sichuan q.b.
  • sale q.b.
  • insalatina misticanza q.b.
PREPARAZIONE:
Scottate i gamberi per 2 minuti in acqua bollente leggermente salata, scolateli ed eliminate la testa e il carapace.
Sbucciate e tagliate a cubetti l’avocado, l’ananas, la papaia e otto gamberi, unite qualche foglia di misticanza e mescolate con cura. Disponete l’insalata tropicale nei piatti di servizio e completate con due gamberi interi per ciascun piatto.
Emulsionate l’olio EVO con il succo del lime, il pepe di Sichuan e un pizzico di sale. Distribuite l’emulsione sull'insalata e completate il piatto con l'erba cipollina tritata.

Potete accompagnare l'insalata tropicale con maionese all'erba cipollina, preparata emulsionando 100 gr. di maionese con 30 gr. di yogurt naturale ed erba cipollina tritata.

giovedì 30 agosto 2012

Bicchierini con yogurt e pesche al miele e zenzero

Bicchierini con yogurt e pesche al miele e zenzero
Sarà anche diventata una moda che presto o tardi, come accade per tutte,  perderà il proprio fascino e verrà dimenticata, ma personalmente l'idea del dessert cremoso servito nel bicchiere la trovo esaltante, mai noiosa, sì mi piace davvero un sacco! Rende il momento del fine pasto un po' giocoso, lento; a colazione fa il suo dovere: appaga e nutre; a merenda è un toccasana: ti concede ancora un po' di energie fino all'ora di cena; se poi trattasi di accoppiata yogurt/frutta anche i sensi di colpa dentro di me non trovano appiglio: quindi bicchierini a gogò... 
Complice il caldo record degli ultimi giorni... mi son sentita proprio costretta a raddoppiare le dosi e ne ho preparati circa una ventina che poi ho sapientemente porzionato e surgelato per abusarne nei momenti bui, quando per tirarti su vorresti "arrenderti" a qualcosa ma non sai proprio a cosa;-)
L'ho detto no? Che dopo, nemmeno un misero senso di colpa?


BICCHIERINI CON YOGURT E PESCHE AL MIELE E ZENZERO

INGREDIENTI per 8 bicchierini:
  • 500 gr. di yogurt greco compatto
  • 7-8 pesche gialle
  • 3 cucchiai di miele di acacia
  • 10 gr. di zenzero fresco
  • 1 bacca di vaniglia
  • 60 gr. di zucchero di canna
  • 15-16 amaretti
PREPARAZIONE:
Sbucciate e tagliate a fettine le pesche e mettetele in una casseruola con il miele e lo zenzero grattugiato. Cuocete a fiamma bassa per una decina di minuti, spegnete il fuoco e riducete tutto in purea con il minipimer. Regolate di dolcezza se necessario e fate raffreddare in frigorifero.
Amalgamate molto bene in una terrina lo yogurt con lo zucchero di canna ed i semi della bacca di vaniglia.
Sbriciolate 1 o 2 amaretti sul fondo dei bicchierini, poi aiutandovi con una sac à poche, fate uno strato di yogurt, uno di polpa di pesche e terminate con lo yogurt. Infine guarnite con una goccia di polpa di pesche e amaretto sbriciolato.

Naturalmente se volete potete invertire l'ordine degli strati (2 di polpa di pesche e 1 di yogurt).

lunedì 20 agosto 2012

Friselle con polipetti al pomodoro

Friselle integrali con polipetti al pomodoro
Uhhhh! Eccomi qui... ho ancora qualche giorno di vacanza e un po' di energie da dedicare al blog;-) "Era ora!" -direte voi- qui si va avanti passin passetto!?! 
V a  b e n e  c o s ì  ciò che più ci sta a cuore è proporre qualcosa di interessante, che entusiasmi (ma quanta noia può dare il cibo a volte, vero?), ...ehmm, insomma desideriamo che chi passa di qui pensi sia valsa la pena perdere qualche minuto sul nostro Feelcook"!?
Naturalmente qui si cucina ogni giorno e si mangia altrettanto spesso (n.b. i 34 gradi di oggi che mi hanno barricata in casa per via del troppo caldo non hanno impedito alla sottoscritta di sfornare appena adesso dei brownies! Sarò impazzita forse?...). Ma dicevo... si cucina si cucina... tra gli ultimi veloci pranzetti estivi di casa Feelcook, mi piaceva segnalarvi quello che potrebbe essere un piatto d'antipasto per chi avesse voglia di provarlo. Amo tutto ciò che crocchia e le friselle in particolare sono sempre gradevoli perchè, seppur bagnate, non perdono parte della loro croccantezza... io le adoro! La nostra versione è per gli amanti dei polipetti, una vera prelibatezza.
Noi ce ne siamo "fatte fuori" due porzioni a testa, sufficienti per risolverci un bel pranzo estivo... ma l'idea è proporlo come apertura di un menù, magari completamente a base di pesce.


FRISELLE CON POLIPETTI E POMODORO

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 4 friselle integrali
  • 1 kg. di polipetti già puliti
  • 500 gr. di pomodorini Pachino o Ciliegino
  • 1 cipolla di Tropea (piccola)
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 peperoncino piccante
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • 30 ml. di olio EVO
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • olio all'aglio q.b.
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:
Mettete i polipetti in una casseruola con alcuni gambi di prezzemolo e il vino bianco, copriteli d'acqua e lessateli a fuoco medio per 15 minuti.
Nel frattempo affettate la cipolla e fatela soffriggere in una casseruola con l'olio EVO, uno spicchio d'aglio ed il peperoncino privato dei semi. Unite i pomodorini tagliati a metà, salate e cuocete per 10-15 minuti coperto. 
Unite poi i polipetti (un bicchiere d'acqua se necessario) e proseguite la cottura per altri 5 minuti; spegnete il fuoco e aggiungete il prezzemolo tritato.
Bagnate le friselle con acqua fredda in modo da ammorbidirle senza perdere consistenza. Disponetele sui piatti, irroratele con un filo di olio all'aglio e distribuite uniformemente il sugo di polipetti. Terminate con prezzemolo tritato.

mercoledì 8 agosto 2012

Gelo di anguria

Gelo di anguria


Senza anguria... ma ditemi voi, che estate è? 
Mi lamento sempre dell'anguria "tagliata" che rimane in frigorifero a stazionare per qualche giorno... (eh certo... in casa siamo in due, il piccolino naturalmente non ne è ancora un grande consumatore;-) odio il frigo pieno zeppo di cibo, è un mio limite! Gran cosa questo elettrodomestico, ottima invenzione, ma il mio deve rimanere pressochè semi-deserto; considerando che adoro cucinare questo è il limite del quale vi parlavo. Mi piace acquistare, cucinare, mangiare. Tanto semplice no? La roba deve transitare, massimo un paio di giorni e via... in pentola! Ecco, questo non è il caso dell'anguria, ogni anno stessa ingombrante presenza, posto fisso in frigo per giorni... grrrrrrr! Ed ovviamente devo decidermi ad utilizzarla in qualche modo e fare presto. Punto sulla voglia di qualcosa di diverso, non granita, non frullato, non frappè... mi viene in mente un giorno di vacanza in Sicilia, "ma come si chiamava quel coso?" Faccio una ricerca veloce in rete... è vero, proprio lui: "gelo di mellone"!!!!




GELO DI ANGURIA

INGREDIENTI per 4 coppette:
  • 500 gr. di polpa d'anguria 
  • 80 gr. di zucchero di canna
  • 30 gr. di maizena
  • ½ cucchiaino di cannella
  • 200 ml. di panna da montare
  • 2 cucchiai di gocce di cioccolato
  • ½ bacca di vaniglia
  • pistacchi q.b.
  • foglioline di menta q.b.
PREPARAZIONE:
Frullate l'anguria con 50 grammi di zucchero e la maizena, trasferite il composto in una casseruola e cuocete a fuoco basso mescolando con una frusta. Fate bollire per due minuti e togliete dal fuoco; unite la cannella e fate intiepidire, dopodiché aggiungete le gocce di cioccolato, distribuite nelle coppette e trasferite in frigorifero finché il gelo di anguria si sarà rappreso.
Nel frattempo montate la panna con 30 grammi di zucchero ed i semi di vaniglia ottenuti dalla ½ bacca. Riempite una sac à poche munita di bocchetta a stella con la panna montata  e guarnite la superficie del gelo di anguria. Completate ogni coppetta con pistacchi tritati e foglioline di menta.

lunedì 30 luglio 2012

Crema di fagiolini con alici fritte e timo limone

Crema di fagiolini con alici fritte
Forse l'ho già scritto in altri post ma l'abbondanza di fagiolini in questo momento dell'anno invita proprio a lavorare di fantasia, se non altro perchè, come sappiamo tutti, si corre il rischio di non mangiare più un alimento perchè se n'è fatta "indigestione" e quindi questo poveretto ci è venuto "a noia";-) E datemene ragione stavolta! Succede, succede...
Diciamo pure che io con "loro" (leattle beans che fa simpatico) sono quasi arrivata a questo step ma qualcosa mi spinge a non mollarli del tutto, posso ancora tirare per qualche annetto, a patto di mettermi d' impegno... già,  mi inventerò qualcosina di interessante, ma sarà dura... ah avete presente il loro sapore vero? Ma di che sanno? Booooh!!! Capirai, stavolta è davvero un'impresa...
Il piattino di oggi mi piace parecchio, non vi dirò che sa di estate, che è fresco e salutare, che si prepara in poco tempo, bla bla bla... perchè oggi cerco qualcos'altro, poveri fagiolini devono c o n v i n c e r m i. Vi dico invece che il sapore è buono, yuppi!!, quindi se vi avanza qualche fagiolino già lessato in frigo ed avete voglia di far due passi dal pescivendolo (o al Super più vicino) potrete, con un paio di euro, aggiudicarvi qualche alice che tufferete poi dentro la vostra tiepida crema dal gusto felicemente limonino. Non avete i confit? Nessun problema, sostituiteli con dei pezzetti di pomodoro fresco, daranno la giusta acidità al piatto comunque.
Bon, non vi resta che provare... tanto sono sicura che ce li abbiamo quasi tutti in frigo, no? Siamo invasi dai fagiolini... aiuto!!

Crema di fagiolini con alici fritte

CREMA DI FAGIOLINI CON ALICI FRITTE E TIMO LIMONE 

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 400 gr. di fagiolini
  • 20 alici
  • 2-3 rametti di timo limone
  • 12/15 pomodorini confit
  • 1 limone
  • 50 gr. di farina 00
  • olio EVO q.b.
  • olio di semi di arachide q.b.
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:
Pulite le alici. Levate la testa, apritele a libro lungo il ventre (senza dividere i due filetti) eliminando la lisca e le interiora. Sciacquatele e mettetele ad asciugare su della carta assorbente (poiché le alici sono molto delicate consiglio di fare questa operazione con le mani).
Lavate e mondate anche i fagiolini, lessateli per circa 10 minuti in acqua bollente salata e scolateli tenendo da parte un bicchiere di acqua di cottura. Frullateli con qualche fogliolina di timo limone, un filo di olio EVO e aggiungete l'acqua di cottura fino a raggiungere una consistenza cremosa.
Versate l'olio di semi di arachide in una pentola dai bordi alti e scaldatelo. Nel frattempo asciugate e infarinate le alici; quando l'olio sarà caldo friggetele e appena si saranno dorate disponetele su carta assorbente per farle asciugare.
Versate la crema di fagiolini nei piatti, salate le alici e sistematene 4-5 al centro di ogni piatto; terminate con qualche pomodorino confit e una grattata di scorza di limone.

giovedì 21 giugno 2012

Bicchierini caffè e anice

Bicchierini caffè e anice
Una tazzina al giorno, o meglio, due. Senza caffè non potrei vivere, la mia è una dipendenza consolidata da anni, forse l'unica che ho, ma che mi fa sentire bene, felice. Quindi, chi come me non demonizza questo "vizio" ma al contrario fa di quest'abitudine incetta regalandosi una ricarica vitale immediata, continui a leggere... forse c'è qualcosa che potrebbe rendere la vostra giornata un po' più emozionante o dovrei dire qualche istante della vostra giornata, giusto il tempo di rilassarsi e di gustare una mousse vellutata ed energizzante dal ricco sapore di caffè che non si fa mancare il lato goloso grazie ad un delizioso crumble al cacao. Stop. Se ho stuzzicato la vostra curiosità son già contenta, altrimenti mi resta la consolazione della risvegliata voglia di prepararmela per me ancora e ancora.
Non sto qui a sproloquiare su ogni aggettivo che mi viene in mente quando ripenso al suo sapore perchè diventerei noiosa... vi dico solo di credermi sulla parola, come ho scritto molte altre volte nei miei post;-)
Ah dimenticavo! Avrei voluto chiamarla mousse "Coppa del Nonno", indovinate perchè??

n.b. la versione che vi presento qui comprende una variante insolita, cioè una gelatina all'anice, spesso usato per correggere il caffè espresso; utilizzato freddo "vedrete quanta freschezza e brio regalerà al vostro bicchierino"!!... 


BICCHIERINI CAFFE' E ANICE

INGREDIENTI per 6 bicchierini:

Mousse al caffè
  • 3 tuorli
  • 15 gr. di amido di mais
  • 70 gr. di zucchero di canna
  • 150 ml. di caffè 
  • 100 ml di panna da montare
  • Polvere di caffè q.b.
  • ½ foglio di gelatina (1 gr.)
Gelatina anice
  • 70 gr. di liquore all’anice
  • 35 gr. di acqua
  • 35 gr. di zucchero di canna
  • ½ foglio di gelatina (1 gr.)
Crumble al cacao
  • 50 gr. di farina semi integrale
  • 20 gr. di cacao amaro
  • 35 gr. di zucchero di canna
  • 50 gr. di burro
PREPARAZIONE:
Crumble: mettete nel cutter la farina, il cacao amaro, lo zucchero di canna, e il burro freddo tagliato a pezzettini; azionate il robot fino a quando il composto risulterà bricioloso. Spargete il composto su una teglia ricoperta di carta forno e cuocete a 180° per circa 10/13 minuti.
Gelatina all'anice: fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda, sciogliete in una casseruola (a fuoco basso) lo zucchero nell'acqua, unite la gelatina ed il liquore all'anice. Fate raffreddare. 
Mousse: fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda, montate i tuorli con lo zucchero e l’amido di mais fino a ottenere una crema spumosa. Unite il caffè caldo mescolando con una frusta, mettete tutto sul fuoco e cuocete fino a quando la crema si sarà addensata. Unite la gelatina e trasferite il composto in una terrina, copritelo con la pellicola a contatto e ponetelo in frigorifero a raffreddare. Dopodiché montate la panna ed incorporatela delicatamente alla crema.
Sistemate un cucchiaino di crumble al cacao sul fondo dei bicchierini; riempiteli con la mousse al caffè aiutandovi con una sac à poche, terminate con la gelatina all'anice ed un pizzico di polvere di caffè.

mercoledì 30 maggio 2012

Sandwich di asparagi e ricotta con zabaione al Parmigiano

Sandwich di asparagi e ricotta con zabaione al Parmigiano
Aprimenu' di quando hai fretta, poca voglia di star lì ai fornelli e hai gente a  cena che si aspetta qualcosa di "diverso"... e come al solito vuoi fare bella figura oppure solo la parte di quella che ha faticato, sudato e passato la giornata in cucina per renderla felice. Sarà sbagliato darlo a pensare? Vabbè a volte siamo anche un po' strane noi "bloggers"!! Vogliamo essere apprezzate credo, anzi lodate per tanta grazia e bontà.
E così il mio amore incondizionato per le nocciole e per la loro granella in particolare, mi spinge ad inserirle spesso nelle ricette che sperimento e naturalmente sto parlando di piatti salati.
Il suo profumo e l'effetto crunchy riesce a donare una marcia in più alle mie cremine di ricotta che improvvisamente diventano tra le più peccaminose in circolazione ;-)) Parlo del mio frigo s'intende!
La proposta "sandwich" (wow! Già solo il nome mi fa venire fame!!!!) è l'idea in più... in questo piatto di una semplicità imbarazzante mi dovevo proprio inventare qualcosa di poco banale non credete? Altrimenti qui mi date della svogliata...

Sandwich di asparagi e ricotta con zabaione al Parmigiano

SANDWICH DI ASPARAGI E RICOTTA CON ZABAIONE AL PARMIGIANO

INGREDIENTI per 4 persone
  • 400 gr. di asparagi (32 di numero)
  • 250 gr. di ricotta
  • 4 tuorli
  • 80 gr. di Parmigiano grattugiato
  • 30 gr. di granella di nocciole
  • 100 ml. di brodo vegetale
  • 2 cucchiai di olio EVO 
  • sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate gli asparagi sotto l'acqua corrente, asciugateli e tagliate via il fondo per eliminare la parte più dura; con un pelapatate sbucciate circa 2/3 del gambo e infine tagliateli della lunghezza di 10 centimetri. Cuoceteli in acqua salata per circa 7-8 minuti. Amalgamate con una frusta la ricotta con la granella di nocciole, un cucchiaio di olio EVO, 10 gr. di Parmigiano e regolate di sale e pepe. Preparate lo zabaione montando i tuorli in una bastardella (a bagnomaria) utilizzando una frusta, unendo poco per volta il brodo vegetale. Non appena avrete ottenuto un composto gonfio e soffice, unite  il Parmigiano e un pizzico di sale.  Componete il piatto alternando quattro asparagi allineati, la ricotta e altri quattro asparagi, terminate spennellandoli con olio EVO, della granella di nocciole e lo zabaione al Parmigiano.

lunedì 7 maggio 2012

Crostata frangipane con pere al vino

Crostata frangipane con pere al vino
Non molto tempo fa mi son ritrovata a dover fare i conti con quelle strane sensazioni che tutte le donne o quasi conoscono e che vengono (fin dalla notte dei tempi) definite "voglie"... quell'imminenza nel dover assolutamente addentare un determinato cibo. 
Ricordo che una sera, trascinata da quello sconosciutissimo istinto, ho aperto e richiuso frigorifero, cassetti, ante della dispensa, fino a bussare disperata alla porta del vicino di casa (ed erano le nove passate mannaggia!) perchè avevamo terminato l'acqua frizzante. Cose naturalissime insomma (hi hi hi).
Sono passata dalla fase strudel a quella della pasta alla carbonara, per poi passare alle mandorle... ed a questo punto mi sono sbizzarrita.
Conoscete la frangipane vero? Ma certo, o almeno l'avrete sentita nominare, sicuro sicuro.
Bene, è un impasto a base di farina di mandorle, burro, uova, zucchero, niente cosine strane quindi... semplici semplici (yuppi!)... se poi vi dico che con l'aggiunta di poco poco cacao viene fuori una roba da urlo, mi credete? Innamorata pazza della frangipane lo sono sempre stata, ma avvolta da un guscio di pasta frolla alla vaniglia e profumata da una cascata di pere aromatizzate nel vino, mi ha sul serio conquistata... mi è toccato eleggerla miglior crostata mai uscita dal nostro forno. Continuo spesso a desiderarla ma stavolta le voglie non c'entrano;-)

Crostata frangipane con pere al vino
   
CROSTATA FRANGIPANE CON PERE AL VINO

INGREDIENTI per uno stampo da ø 20 cm.:
  • 2 pere kaiser
  • 750 ml. di vino Brachetto
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 1 stecca di cannella
  • 3 grani di pepe
  • 1 anice stellato
  • 1 pezzetto di scorza di limone
  • 30 gr. di filetti di mandorle
Pasta frolla
  • 200 gr. di farina 00
  • 100 gr. di burro
  • 70 gr. di zucchero di canna
  • 1 uovo
  • 1 bacca di vaniglia
Frangipane
  • 100 gr. di farina di mandorle
  • 100 gr. di zucchero a velo
  • 100 gr. di burro
  • 100 gr. di uova (circa 2)
  • 20 gr. di farina 00
  • 10 gr. di cacao in polvere
  • 1 cucchiaio di rum
PREPARAZIONE:
Pere. Sbucciate e levate il torsolo alle pere, dividetele quindi a metà. Riempite un tegame con il vino, aggiungete lo zucchero, la cannella, la scorza del limone, l'anice stellato e il pepe; immergete le pere nel vino e fatele cuocere a fuoco basso per 15-20 minuti. Lasciatele raffreddare nel liquido fino al giorno dopo in modo che si insaporiscano e prendano colore.
Pasta frolla. Nella ciotola della planetaria (con la foglia) unite: farina, semi della bacca di vaniglia e burro a pezzi freddo; fate girare la macchina fino a sabbiare il composto, dopodiché unite lo zucchero di canna (precedentemente frullato per renderlo più fine) e l'uovo. Appena si sarà formato l'impasto formate una palla, avvolgetela in una pellicola e riponetela in frigorifero per almeno 2 ore.
Frangipane. Montate nella ciotola della planetaria (con la frusta) il burro con lo zucchero, unite poi poco per volta le uova leggermente sbattute. Infine, diminuendo la velocità, aggiungete la farina di mandorle, la farina, il cacao ed il rum.
Imburrate la tortiera e foderatela con la pasta frolla; versate all'interno la crema frangipane e livellatela bene. Affettate le pere nel senso della lunghezza e adagiatele sulla crema in modo da coprire tutta la superficie; distribuite i filetti di mandorle su tutto il bordo della crostata ed infornatela a 180° per 45-50 minuti.
Potete servire la crostata con alcune gocce di riduzione del vino, facendolo ridurre sul fuoco una volta filtrato, fino ad ottenere una consistenza sciropposa.

domenica 22 aprile 2012

Tonno di coniglio

Tonno di coniglio
C'è molto da imparare dalle abitudini paesane di un tempo, molto da sapere su conservazioni e metodi di cottura alternativi, su periodi giusti di preparazione e tempi di attesa prima del consumo; una summa di esperienza e metodo che solo chi ha la fortuna di avere ancora in vita un nonno/nonna o un amico non più giovanissimo, può confermare.
Resto sempre affascinata dalla semplicità dei gesti, dal profumo degli aromi scelti per ottenere un risultato superlativo, e molto spesso mi domando se il mio piccolo "giardinetto aromatico" sistemato sul balcone di casa riceva o meno la giusta attenzione da parte mia in fatto di utilizzo.
Come avrete capito, oggi ci occupiamo di conserve, quelle che si fanno in momenti di particolare calma o di abbondanza di "materia prima" per intenderci... io ci vado a nozze, mi rilassa il rito della preparazione in sè, come pure sapere che avrò di che consolarmi quel giorno che rientrerò a casa tardi e non organizzata per pranzo o cena che sia. 
Piatto della tradizione piemontese (così dicono dalle mie parti ma chissà, magari pure lombarda, veneta, ligure e giù di lì), il tonno di coniglio rientra a far parte delle memorie di un tempo quando il benessere non apparteneva a tutti e si avvertiva tanta necessità di improvvisazione, soprattutto in cucina.

Tonno di coniglio

TONNO DI CONIGLIO

INGREDIENTI per 3-4 vasetti:
  • 1 coniglio di circa 1 Kg.
  • 1 cipolla
  • 3 chiodi di garofano
  • 
3 grani di pepe
  • 1 carota
  • 2 coste di sedano
  • 2 foglie di alloro 
  • 1 rametto di rosmarino

  • 1 rametto di salvia
  • 1 cucchiaio di sale grosso
Per i vasetti:
  • olio EVO q.b.
  • sale fino q.b.
  • 7-8 spicchi di aglio
  • 3-4 rametti di timo
  • 10 foglie di salvia
 
  • 2 rametti di rosmarino

  • sale fino q.b.
PREPARAZIONE:
Mondate e lavate le verdure e gli aromi; steccate la cipolla con i chiodi di garofano. Riempite di acqua una capiente casseruola, unite le verdure, gli aromi, i grani di pepe e portate ad ebollizione. Aggiungete il sale e fate sobbollire per 10-15 minuti, dopodiché immergete il coniglio tagliato in 2 o 3 parti e lasciate sobbollire ancora per circa 60-90 minuti, fino a quando la carne del coniglio risulterà tenera e si staccherà dalle ossa. Lasciate intiepidire nel brodo.
Prelevate il coniglio, fatelo scolare bene dal liquido e spolpatelo accuratamente  eliminando tutte le ossa e le cartilagini.
Versate sul fondo dei vasetti un filo d’olio, uno spicchio di aglio e qualche erba aromatica. Fate uno strato di coniglio, salate leggermente e ripetete l’operazione fino a riempire completamente i vasetti; terminate coprendo con l’olio. Conservate il tonno di coniglio in frigorifero per 2 giorni, prima di gustarlo. Si conserva per un paio di settimane.

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