giovedì 26 dicembre 2019

Crostatina lampone, cocco e cioccolato


A NATALE

Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli altri
e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per voi?
A ignorare quel che il mondo vi deve
e a pensare a ciò che voi dovete al mondo?
A mettere i vostri diritti in fondo al quadro,
i vostri doveri nel mezzo 
e la possibilità di fare un po’ di più del vostro 
dovere in primo piano? 
Ad accorgervi che i vostri simili esistono come voi, 
e a cercare di guardare dietro i volti per vedere il cuore? 
A capire che probabilmente la sola ragione 
della vostra esistenza non è ciò che voi avrete dalla Vita, 
ma ciò che darete alla Vita? 
A non lamentarvi per come va l’universo e a cercare intorno a voi 
un luogo in cui potrete seminare qualche granello di felicità? 
Siete disposti a fare queste cose sia pure per un giorno solo? 
Allora per voi Natale durerà per tutto l’anno. 

Henry Van Dyke

Buon Natale e buone feste a tutti Voi


CROSTATINA LAMPONE, COCCO E CIOCCOLATO

INGREDIENTI per 6 crostatine da 8 cm. di diametro:

Pasta frolla al cocco:
  • 200 gr. di farina semi integrale (tipo 1)
  • 30 gr. di cocco rapè
  • 80 gr. di burro
  • 70 gr. di zucchero a velo
  • 1 uovo
  • 1 gr. di sale
Mousse di lamponi:
  • 150 gr. di lamponi
  • 50 gr. di zucchero al velo
  • 4 gr. di gelatina (2 fogli)
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • 120 gr. di panna da montare
  • 250 gr. di mirror red glaze Silikomart
Ganache al cioccolato:
  • 120 gr. di panna
  • 150 gr. di cioccolato fondente al 70%
  • cocco rapè q.b.
  • miele q.b.
PREPARAZIONE:
Pasta frolla: in planetaria (con la foglia) unite la farina, il sale, il cocco rapè e il burro freddo a pezzi; fate girare la macchina fino a "sabbiare" il composto, unite poi lo zucchero a velo e l'uovo. Appena si sarà formato l'impasto formate una palla, avvolgetela in una pellicola e conservatela in frigorifero per 3-4 ore. 
Trascorso il tempo di riposo, rivestite con la pasta frolla delle formine o degli anelli microforati del diametro di 8 centimetri, bucherellate la superficie e poneteli nel congelatore per 10 minuti. Dopodiché cuocete le crostatine per circa 20 minuti in forno a 180° e fatele raffreddare.

Mousse di lamponi: ammorbidite la gelatina in acqua fredda. 
Frullate i lamponi con lo zucchero a velo e il succo di limone e passate tutto al colino per eliminare i semini. Scaldate una parte di polpa, aggiungere la gelatina strizzata e fatela sciogliere completamente. Aggiungetela alla rimanente polpa fredda e amalgamate bene. 
Semi-montate la panna e unitela in 2-3 volte alla polpa di lamponi, con movimenti dal basso verso l’alto. Riempite con la mousse ottenuta degli stampini in silicone del diametro leggermente inferiore a quello delle crostatine e congelate. 

Ganache: tritate grossolanamente il cioccolato e trasferitelo in una terrina. Portate a bollore la panna, versatela sul cioccolato, e attendete un paio di minuti. Quindi mescolate con una spatola nel centro della terrina, fino a quando la ganache sarà diventata bella lucida. A questo punto riempite i gusci di pasta frolla e fate rapprendere in frigorifero.

Composizione del dolce: aiutandovi con un pennellino, cospargete il bordo delle crostatine con un velo di miele e fate aderire il cocco rapè.
Staccate le mousse di lamponi congelate dallo stampo e sistematele su una gratella, scaldate leggermente la mirror red glaze Silikomart con 2 cucchiai d'acqua e versatela sulle mousse. Fatela rapprendere per qualche minuto e sistemate le mousse sopra le crostatine.


P.S. Se non avete o non volete utilizzare la glassa a specchio, potete inumidire con un pennellino le mousse ancora congelate e ricoprirle con il cocco rapè.

martedì 19 novembre 2019

Crema di cavolfiore speziata


Adoro le creme di verdure almeno quanto odio le vellutate!
Sappiamo tutti o quasi che la differenza è data dalla presenza di latte o panna alle verdure, il che mi ha sempre un po’ infastidito per via della pesantezza del risultato.
Trovo che in purezza le verdure cremose siano, oltre che più salutari e sapide, il miglior modo per iniziare una buona cena autunnale e per questa ragione non passa un giorno senza che io non mi metta a frullare ciò che ho a disposizione. Le creme sono anche un ottimo sistema per saziarsi in fretta grazie alla presenza dell’aria che incorporano durante l’emulsione e di rimineralizzare l’organismo per via dell’acqua di cottura aggiunta. Semplice e salutare allo stesso tempo.
Il cavolfiore in particolare, ricchissimo di vitamina C e moltissimi altri minerali, è un rigenerante dei tessuti oltre che antinfiammatorio e aiuta ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Tra tutta la famiglia dei cavoli è forse il più piacevole e facile da utilizzare perché diventa dolce e ancora più delicato se emulsionato con olio extravergine.. se poi è insaporito con le spezie, è un piacere senza uguali.
Se amate il sapore piccante ma caldo e stimolante della curcuma, del cumino, del curry...  non potete attendere... è il momento di tirare fuori minipimer, Bimby oppure un semplice frullatore ed azionare il pulsante.

N.b. Me lo chiedete in tanti... indicatissimo per chi vuole mantenere la linea... pochissime calorie (25kcal/100 gr)


CREMA DI CAVOLFIORE SPEZIATA

INGREDIENTI per 4-6 persone:

  • 1 cavolfiore (600-700 gr.)
  • 1 cucchiaino di curcuma in polvere
  • 1 cucchiaino di cumino in polvere
  • 1 cucchiaino di curry
  • ½ cucchiaino di zenzero in polvere o fresco grattugiato
  • 1 cucchiaino di origano
  • 1 cucchiaino di sale
  • 50 ml. di olio EVO
  • ½ litro di brodo vegetale
  • 30 gr. di nocciole
PREPARAZIONE:
Lavate il cavolfiore, eliminate le foglie e parte del torsolo centrale. Adagiate il cavolfiore sul tagliere e tagliate delle fette spesse circa un centimetro. 
Rivestite una teglia con la carta forno e disponete le fette di cavolfiore una vicina all'altra senza sovrapporle. 

In una ciotola riunite tutte le spezie, il sale e l’olio evo, amalgamate tutto molto bene e, con l’aiuto di un pennello, cospargete il composto sulle fette di cavolfiore.
Cuocete in forno caldo a 200 gradi per circa 30-40 minuti.

A cottura ultimata, frullate il cavolfiore aggiungendo man mano il brodo caldo, fino ad ottenere una consistenza cremosa e regolate di sale.
Servite la crema nelle ciotole, guarnite con le nocciole tritate grossolanamente e un filo di olio EVO.


lunedì 14 ottobre 2019

Treccia cacao e nocciole


Se vi piace mettere le mani in pasta e soprattutto dedicarvi ai lievitati sicuramente apprezzerete questa treccia super gustosa. 
Le temperature più basse e l'autunno mi invogliano spesso ad accendere il forno e preparare qualcosa di soffice e profumato. Se poi si tratta di carboidrati, eccomi pronta! Li adoro e non potrei rinunciarvi... 
Quindi oggi non il solito pane, la solita focaccia, non la solita torta... a colazione o all'ora della merenda ci gustiamo una bella fetta di treccia che risulta perfetta (magari tostata leggermente) insieme ad una fumante tazza di latte... io consiglio latte di mandorla o di nocciola perchè ben si accosta ai sapori della treccia. Poi vedete un po' voi, sta bene con tutto;-) 
Ottima anche con una generosa spalmata di crema alla nocciola o mandorla... 


TRECCIA CACAO E NOCCIOLE

INGREDIENTI:
  • 500 gr. farina semi integrale
  • 180 ml. latte di vegetale
  • 120 ml. acqua
  • 10 gr. lievito di birra fresco
  • 80 gr. zucchero di canna integrale
  • 50 gr. di olio di vinacciolo
  • 20 gr. cacao amaro
  • 50 gr. nocciole tritate
PREPARAZIONE:
Miscelate l’acqua, il latte, il lievito e lo zucchero nella ciotola della planetaria (utilizzando la foglia). Azionate la planetaria per un paio di minuti in modo da sciogliere il lievito.
Aggiungete man mano la farina e non appena l’impasto inizia ad incordare montate il gancio, unite l’olio e a poco a poco il resto della farina. (Dovrete ottenere un impasto morbido, ma compatto).
Estraete l’impasto dalla planetaria e mettetelo su una spianatoia infarinata. Dividetelo in due parti uguali, ad una unite le nocciole tritate e il cacao amaro all’altra. Per questa operazione potete usare la planetaria (utilizzando la foglia).
Formate due panetti e fateli lievitare in due ciotole fino al raddoppio. Dopodiché, formate 2 cilindri lunghi 10-15 centimetri più dello stampo, con un diametro di 4-5 centimetri e intrecciateli tra loro. Sistemate la treccia in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno.
Lasciate lievitare la treccia nel forno spento con la luce accesa fino a quando l’impasto supererà di circa 1 centimetro il bordo dello stampo. A questo punto togliete la treccia dal forno, portatelo a 200°, infornate e fate cuocere per circa 30 minuti.
Sformate la treccia e lasciatela raffreddare su una gratella.

giovedì 12 settembre 2019

Torta di ricotta, mandorle e limone

In genere non prediligo i dolci, si nasce con certi tipi di preferenze, senz'altro vero. Spesso le persone che incontro mi dicono... "Sei fortunata, io invece li adoro! Che guaio!!" 
Ma siamo davvero certi che si tratti di fortuna? Non ne sarei troppo sicura.. abituarsi a sapori meno dolci, giorno dopo giorno, potrebbe aiutare. Di poche certezze in circolazione, questa è una. 
Da anni, praticando anche io l'arte del diminuire, dimezzare, modificare ogni tipo di ricetta mi capiti a tiro, sono riuscita a ritrovare il gusto di assaporare un buon dolce, una torta cioccolatosa, una crostata di frutta e persino i dolci con le creme, l'apoteosi della dolcezza. Non ho utilizzato il termine sostituire è vero (a meno che non si parli di sostituzioni sane come frutta fresca e secca o malti, zuccheri grezzi ecc., meglio non farlo). E' necessario ridimensionare la nostra sensibilità allo zucchero... questo se vogliamo stare bene e continuare a mangiare dolci ogni tanto, ovviamente!
Durante la settimana preparo più o meno un paio di cosette "dolci" (oltretutto c'è un bambino in casa e ne va dei suoi ricordi d'infanzia eh eh); spesso è una torta e poi dei biscottini o muffins o snacks per lo sport... insomma in settimana la dolcezza, sia al mattino che al pomeriggio, è garantita. Naturalmente non acquisto nulla di dolce al supermercato per scelta, nessun biscotto o briosce, barrette varie, nada. I miei acquisti dolci sono i miei fedeli alleati: datteri (che adoro), fichi secchi, uvetta, sciroppo d'acero, molto meno invece zuccheri tipo mascobado, malti, miele... 
Tra le torte che finiscono prima in casa, sicuramente questa con ricotta e mandorle è in cima alla lista. Forse se la gioca con la capresina-; Siamo drogati di mandorle!!! Si era capito forse?? La lista prosegue con tante altre, piuttosto semplici, ma sempre di sapore unico. Anche perchè se non fosse così avrebbero già annoiato. E invece passano i mesi, le stagioni... e siamo sempre qui ad infornarle...
Per colazioni energetiche e merende golose provate questa delizia. E Buon relax! 

TORTA DI RICOTTA, MANDORLE E LIMONE

INGREDIENTI:

  • 80 gr. di farina semi integrale o di riso integrale
  • 100 gr. di mandorle sgusciate
  • 2 uova
  • 200 gr. di ricotta
  • 80 gr. di zucchero di canna
  • 30 gr. di olio di vinacciolo o EVO leggero
  • 7 gr. di lievito per dolci
  • 1 gr. di sale
  • 1 limone bio
  • ½ bacca di vaniglia o un cucchiaino di estratto
  • mandorle a lamelle per decorare q.b.

PREPARAZIONE:
Nella ciotola della planetaria montate con la frusta le uova con lo zucchero e i semi estratti dalla bacca di vaniglia; dovrete ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite la ricotta ben sgocciolata, aggiungete l’olio e continuate a lavorare il composto per 1 minuto a bassa velocità. Con un robot da cucina, riducete in polvere le mandorle con la scorza del limone. Setacciate la farina con il lievito, quindi unite la farina di mandorle e il sale. Infine aggiungete alla montata di uova le farine, mescolando con una spatola dall'alto verso il basso, fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Rivestite con carta forno il fondo una tortiera del diametro di 18-20 cm. Versate l'impasto, livellatelo bene e disponete sulla superficie le mandorle a lamelle. Fate cuocere in forno caldo a 180° per 35-40 minuti. 

mercoledì 31 luglio 2019

Pesto di foglie di ravanelli

Per fortuna la nostra tradizione ci ha insegnato che pesti e salsine, così facili da fare in casa in pochi minuti, ci possono venire in aiuto per rendere più gradevoli e gustosi piatti semplici a base di verdure oppure essere utilizzati per condire una pasta veloce. Come non amarli... la consistenza "burrosa" e vellutata piace un po' a tutti, dona conforto e avvolge il palato e la buona notizia è che i grassi che regala questo tipo di condimento a base di olio extravergine di oliva sono sanissimi e aiutano a farci stare bene. 
Per velocizzare le cose, utilizziamo la tecnologia... lasciamo mortai e pestelli per altri momenti, quindi... mettiamo nel mixer foglie di una pianta aromatica o un'erbetta che pensiamo possa piacerci, aggiungiamo una manciata di noci o di semi oleosi  a scelta (meglio scegliere i più dolci e delicati come gli anacardi o le mandorle) e abbondiamo con un ottimo olio extravergine di oliva. Niente di più facile e di sicura riuscita!
Io ho voluto provare con le foglie di ravanelli... niente male, buono con tutto;-) Da provare e riprovare.


PESTO DI FOGLIE DI RAVANELLI

INGREDIENTI:
  • 100 gr. di foglie di ravanelli
  • 30 gr. di mandorle
  • 50 gr. di olio EVO
  • ½ spicchio d’aglio
  • Sale q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate le foglie dai ravanelli, lavatele accuratamente e asciugatele tamponandole con un canovaccio. Trasferitele nel bicchiere del frullatore ad immersione insieme agli altri ingredienti e tritatele fino ad ottenere una crema omogenea.

Riponete il pesto di foglie di ravanelli in un vasetto di vetro, copritelo con un velo di olio EVO e chiudete il vasetto. 
Si conserva in frigorifero per una settimana.

Il pesto di foglie di ravanelli è ottimo per condire la pasta, i cereali in chicco, verdure al vapore, oppure semplicemente spalmato su una fetta di pane integrale.

lunedì 1 luglio 2019

Risotto asparagi e mandorle

Sto per partire e non potevo farlo senza postare uno dei più speciali e golosi risotti mai assaggiati prima. "Chi si loda s'imbroda..." eh eh verissimo però così è stato per me. Ma chi l'ha detto che debba essere sempre qualcun altro a sorprenderci? Se mettiamo impegno e creatività possiamo arrivare lontano... basta provare e riprovare, divertendosi.
Tutti sappiamo che il segreto di un buon risotto è la sua cremosità, beh in questo caso ho giocato facile... ho mantecato alla fine con il mio ingrediente preferito: la crema di mandorle, naturalmente senza zuccheri aggiunti. Io ne faccio un uso smodato e quotidiano... e poi il fatto che contenga una quantità ridicola di grassi saturi mi fa sentire meglio. 
L'insostituibile burro? Anche no per oggi...


RISOTTO ASPARAGI E MANDORLE

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 300 gr. di riso Carnaroli (io ho usato Acquerello)
  • 300 gr. di asparagi
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 limone bio
  • 20 gr. di mandorle a filetti
  • 1 scalogno
  • 1 cucchiaio di crema di mandorle non zuccherata (burro di mandorle)
  • 30 gr di Parmigiano grattugiato
  • olio EVO q.b.
  • sale q.b.
Brodo:
  • 1½ litro di acqua
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 cambo di sedano
  • gambi di asparagi
  • 20 gr. di sale

PREPARAZIONE:
Lavate gli asparagi, tagliate la parte finale legnosa e tenetela da parte.

Brodo: riempite una casseruola con acqua fredda, mondate e lavate tutte le verdure per il brodo, tagliatele a pezzi e mettetele nella casseruola; unite anche la parte legnosa degli asparagi tenuta da parte e il sale. Fate sobbollire il brodo per circa 45-50 minuti.

Tritate lo scalogno e fatelo stufare in un padellino con un filo di olio evo e un cucchiaio di brodo.
Tagliate la parte finale degli asparagi (circa metà) e fateli cuocere per 5-7 minuti in acqua bollente leggermente salata. Dopodiché frullateli con un minipimer insieme allo scalogno stufato e un mestolo di acqua di cottura.

Tostate il riso in una casseruola calda e senza grassi per qualche minuto, aggiungete un po' di brodo caldo e la crema di asparagi. Tagliate il resto degli asparagi a rondelle e unite anch'essi al riso. Portatelo a cottura unendo il brodo vegetale poco per volta.

Tostate leggermente in padellino antiaderente i filetti di mandorle e teneteli da parte. 

A cottura ultimata del risotto, toglietelo dal fuoco, unite il parmigiano e il burro di mandorle, regolate di sale e mantecate. Fatelo riposare coperto per 2-3 minuti e servitelo adagiando sopra il risotto la scorza del limone prelevata con un riga limoni e i filetti di mandorle precedentemente tostati. 


lunedì 27 maggio 2019

Frullato energetico

Frullato energetico


Il frullato, cibo on-the-go per eccellenza, è statisticamente la bevanda più saziante e golosa che si possa preparare a casa in pochi minuti e che merita più attenzione di quanta realmente ne abbia nelle nostre giornate.

Se ben "costruito" può diventare la colazione perfetta in termini di valori nutrizionali, inoltre vanta ottime potenzialità pre o post/workout... insomma è di grande aiuto prima o dopo una sessione di allenamento, palestra e quant'altro.

Come sempre gli States dettano le mode e il resto del mondo tenta di sperimentarne idee e benefici e stare al passo... proprio per questa ragione mi sono messa anche io ad esplorare nuovi territori dando vita a frullati e mix insoliti che seppur banali all'inizio, si sono poi rivelati azzeccati. Oggi vi propongo ciò che più ho apprezzato durante le mie "ricerche nel settore" e che, dopo essere diventato oggetto di studio, considero oggi una delle migliori colazioni quando si è di fretta. Questa però non deve essere una scusa per fare una colazione al volo... prendetevi il tempo per partire con il piede giusto e affrontare la vostra giornata al meglio!

n.b. Confesso di farne un uso smodato ed io al mattino... non sono mai di fretta...


FRULLATO ENERGETICO

INGREDIENTI per 1 persona:

  • ½  banana matura
  • 3 cucchiai di fiocchi di avena
  • 1 cucchiaio di burro di arachidi o di mandorle bio
  • 1 cucchiaio di cacao amaro
  • 1 cucchiaio di semi di lino
  • 150 ml. di latte vegetale non zuccherato
  • un cucchiaino di uva passa o un dattero

PREPARAZIONE:
Inserisci tutti gli ingredienti nel boccale del frullatore e frulla per circa un minuto. Assaggia il frullato, se non ti sembra abbastanza dolce, aggiungi l'altra metà della banana.

Note: I semi di lino hanno un alto contenuto di acidi grassi Omega 3 e Omega 6 che aiutano a regolare il livello del colesterolo e ad abbassare la pressione sanguigna, riducendo i rischi cardiovascolari.

martedì 30 aprile 2019

Crostata di mele, ricotta e timo

Crostata di mele ricotta e timo
Questa è una crostata dai sapori semplici, per chi ama i dolci a base di frutta e crema pasticciera. Ciò che la caratterizza è il gusto intenso del limone, che resta nella pasticceria italiana il re degli aromi. 
Per la preparazione della crema ho utilizzato latte di mandorla per dare una nota differente e nell'impasto della frolla un po' di farina di mandorla ha reso il tutto ancora più goloso. 
Trovo che questa crostata sia di sorprendente eleganza e raffinatezza, a me ricorda il giorno della Prima Comunione o della Santa Cresima. 
Un dolce semplice, da gustare in famiglia e con gli amici, in un'occasione speciale. 

n.b. è anche a basso tenore di zuccheri... come potete notare ho utilizzato zuccheri grezzi e miele

CROSTATA DI MELE RICOTTA E TIMO

INGREDIENTI per uno stampo da 20 cm.


Pasta frolla:

  • 150 gr. di farina semi integrale 
  • 50 gr. di farina di mandorle 
  • 80 gr. di burro
  • 70 gr. di zucchero Muscovado 
  • 1 uovo
  • ½ bacca di vaniglia o un cucchiaino di estratto
Crema al limone:
  • 200 gr. di latte di mandorla non zuccherato 
  • 70 gr. di zucchero di canna 
  • 20 gr. di amido di mais 
  • 3 tuorli 
  • 1 limone bio (la scorza) 
Mele:
  • 350 gr. di mele Golden 
  • ½ limone (il succo)
  • 10 gr. di amido di mais
  • 1 cucchiaio di foglioline di timo limone 
  • Olio EVO 
Mousse di ricotta:
  • 250 gr. di ricotta 
  • 100 gr. di panna da montare 
  • 90 gr. di miele di acacia 
  • ½ bacca di vaniglia o un cucchiaino di estratto 
  • Mandorle a filetti q.b.
PREPARAZIONE:
Pasta frolla:  in planetaria (con la foglia) unite la farina, la farina di mandorle, i semini estratti dalla bacca di vaniglia e il burro freddo a pezzi; fate girare la macchina fino a "sabbiare" il composto, unite poi lo zucchero di canna (precedentemente frullato per renderlo più fine) e l'uovo. Appena si sarà formato l'impasto formate una palla, avvolgetela in una pellicola e conservatela in frigorifero per almeno 2 ore. 

Trascorso il tempo di riposo, imburrate la tortiera e rivestite con la pasta frolla, bucherellate la superficie, sovrapponete un disco di carta forno e riempite con dei legumi secchi. Cuocete in bianco la crostata per circa 20-25 minuti in forno a 180°. Eliminate i legumi e la carta e fatela raffreddare. 

Crema al limone: scaldate il latte con la scorza del limone e fatelo riposare per ½ ora. Amalgamate i tuorli con lo zucchero e l'amido di mais aiutandovi con una frusta. Unite il latte e trasferite il composto nuovamente nella casseruola; fate addensare la crema sul fuoco mescolando con la frusta, dopodichè trasferitela in una terrina passandola attraverso un colino. Fatela intiepidire, poi versate nel guscio di pasta frolla e fate raffreddare.

Mele: Sbucciate le mele e tagliatele a cubetti di circa un centimetro. Scaldate una padella con un filo di olio EVO e unite le mele. Fatele saltare per 2-3 minuti a fiamma vivace. Mescolate l'amido con il succo del limone e 2-3 cucchiai di acqua, unitelo alle mele e appena si saranno addensate, trasferitele in una terrina, lasciatele intiepidire, aggiungete la foglioline di timo limone e fatele raffreddare. Dopodiché sistematele sulla crema al limone e riponete la crostata in frigorifero.

Crema alla ricotta: passate al setaccio la ricotta, aggiungete il miele e i semi della bacca di vaniglia. Montate la panna e unitela delicatamente alla ricotta.

Ultimate la crostata con ciuffetti di crema alla ricotta (utilizzando la sac à poche con bocchetta liscia), decoratela con filetti di mandorla tostati e foglioline di timo limone.


giovedì 21 marzo 2019

Crema di lenticchie rosse e cocco

Vellutata di lenticchie rosse e cocco

Anche se è già Primavera, qui al nord il clima è ancora freddino e quindi ne approfitto per le ultime coccole calde del periodo. Perchè la crema per me è coccola per lo stomaco (anzi lo è davvero nella pratica) quindi per chi ama sentirsi coccolato non solo dal cibo dolce, questa potrebbe essere una piacevole alternativa;-)
Il latte di cocco presente nella ricetta conferisce alla crema un sapore decisamente particolare... tipico della cucina indiana e thay... una vera delizia!

Buon Risveglio a tutti Voi!


CREMA DI LENTICCHIE ROSSE E COCCO

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 300 gr. di lenticchie rosse
  • 200 ml. di latte di cocco
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 foglia di alloro
  • 1 cipolla rossa (piccola)
  • 1 carota
  • ½ litro di brodo vegetale
  • 1 cucchiaino di curry in polvere
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 peperoncino fresco (facoltativo)
  • olio EVO q.b.
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:
Sciacquate le lenticchie rosse sotto l’acqua corrente. In una casseruola, fate soffriggere l’aglio con un filo di olio EVO. Affettate la cipolla e la carota e aggiungeteli nella casseruola unendo anche la foglia di alloro. Fate soffriggere leggermente, togliete l’aglio e aggiungete le lenticchie. 

Fatele tostare leggermente insieme al soffritto, poi versate il latte di cocco e il brodo. Lasciate sobbollire a fuoco basso per circa 20 minuti con il coperchio, mescolando di tanto in tanto e controllando che il brodo non venga assorbito dalle lenticchie. Se serve, aggiungetene ancora. 

Non appena le lenticchie saranno cotte (spappolate), aggiungete il curry e regolate di sale. Togliete la foglia di alloro e con un frullatore ad immersione passate le lenticchie in modo da ottenere una crema vellutata. Servite con il prezzemolo tritato grossolanamente e il peperoncino se lo utilizzate.

venerdì 1 febbraio 2019

Castagnole integrali al cocco

Castagnole integrali al cocco

Primo giorno del secondo mese dell'anno: oggi scende la neve e, come sempre accade, tutto intorno si fa silenzioso. 
La vista della neve dalle finestre mi fa venir voglia di trovare quei 10 minuti (non ne servono poi molti) per impastare qualcosa di dolce da gustare tutti insieme quindi a Febbraio è d'obbligo preparare le Castagnole, considerate nella tradizione italiana uno dei simboli del Carnevale. Quale momento migliore di questo? La ricetta originale è piuttosto antica, risale al Settecento, dove già nei manoscritti venivano ritrovate ben quattro ricette differenti. In tutta onestà, ne ho assaggiate ben più di quattro versioni, considerato che dalla Liguria all'Emilia, passando dalla Lombardia, poi Veneto, e Lazio, fino ad arrivare all'Umbria e Abruzzo c'è da imparare qualcosa di nuovo.
La tradizione resta... ma non contenta di tutte queste varianti disponibili, ho voluto crearne una tutta personale, naturalmente mantenendo i sapori chiave di questa prelibatezza tutta italiana.
Interpretata in versione salutista e con sapori un po' esotici, ha conquistato sia i più piccoli che i più attenti alla ricerca di ingredienti integri, che poi è il vero significato del termine "integrale".

n.b. le Castagnole vanno mangiate tassativamente fritte e... il prima possibile!


CASTAGNOLE INTEGRALI AL COCCO

INGREDIENTI per 30 castagnole:
  • 220 gr. di farina integrale di farro 
  • 2 uova 
  • 30 gr. di zucchero integrale Mascobado 
  • 30 ml. di olio di vinacciolo 
  • ½ bacca di vaniglia o un cucchiaino di estratto 
  • 1 limone bio (la scorza grattugiata) 
  • 15 ml. di rum 
  • 10 gr. di lievito per dolci 
  • 1 gr. di sale 
  • cocco rapé q.b. 
  • sciroppo d’acero o miele q.b. 
  • ½ litro di olio di semi di arachide (per friggere)
PREPARAZIONE:
Nella ciotola della planetaria (o su un piano di lavoro), impastate tutti gli ingredienti, tranne il cocco e lo sciroppo d'acero, finché si sarà formato un impasto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare avvolto nella pellicola per circa 30 minuti. 

Con le mani formate dall'impasto delle palline da 15 grammi ciascuna. Friggetele in abbondante olio e lasciatele asciugare su carta assorbente. 

Con l’aiuto di un pennello cospargete le castagnole con lo sciroppo d’acero e rotolatele nel cocco. 

n.b. Per gustarne tutta la fragranza, consumate le castagnole ancora calde o comunque nell'arco della giornata, ma si mantengono buone anche per un paio di giorni.
Se desiderate delle castagnole più golose, prima di passarle nello sciroppo d’acero e nel cocco, farcitele con crema pasticciera. 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...